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LA FOTOGRAFIA A TORINO

MAGGIO 2024 _ UN MESE DENSO DI IMMAGINI

THE PHAIR _ 3.4.5 MAGGIO @OGR

Recarsi ad una fiera d’arte e perdersi nell’imponenza della struttura che la ospita è qualcosa di grandioso. Eppure, anche se potrebbe sembrare un controsenso, questo enorme scatolone scuro dal sapore post industriale è un contenitore meraviglioso per le bianche pareti dei vari stand che a dispetto della maestosità del luogo ti accolgono in tante piccole, intime mostre d’arte fotografica, dove in ogni facciata ci si può perdere ad immaginare storie dolenti, dettagli intimi di vite, particolari insoliti, e qualche immagine che ha fatto la storia della fotografia, tra tutti il nostro Luigi Ghirri, presente con le sue immagini in più di una galleria e la minimale e sofisticata poesia di George Hoyningen-Huene quì presente con alcune delle sue immagini più iconiche. Ed è un viaggio meraviglioso, lento, alla scoperta dell’immagine sulle quali lo sguardo si ferma, un percorso alla ricerca degli autori, un’immersione totale in questo fantastico lavoro tra arte e poesia che è la fotografia.

Iniziamo il viaggio da Gagliardi e Domke che presentano una selezione di opere di Davide Maria Coltro, della serie Quantum Landscapes: paesaggi monocromatici che esplorano le profondità di un futuro surreale e potente. In questa esperienza visiva, il colore domina la scena, invitandoci a immergerci completamente e a scoprire ogni dettaglio nascosto in questo viaggio onirico e rarefatto.

© Davide Maria Coltro _ Quantum Landscapes


La galleria GUIDI & SCHOEN presenta le suggestioni visive di Giacomo Costa, le cui immagini ipnotiche non solo catturano lo sguardo ma ci catapultano in un futuro tanto affascinante quanto terrificante, in un mondo distopico caratterizzato da un caos apparentemente ordinato e ripetitivo. Un sogno che ci spinge ad immaginare come potrebbe essere il futuro se non ci fosse la creatività e la fantasia che da sempre contraddistinguono l’uomo.


Nello spazio di mc2 GALLERY, l'arte di Casper Faassen si manifesta in tutta la sua poesia attraverso grandi immagini di danzatrici, un'esperienza visiva che cattura l'anima. L'artista ci trasporta in un mondo lattiginoso ed etereo, dove corpi sinuosi fluttuano nello spazio vuoto con una delicata armonia avvolgendoci in un'atmosfera impregnata di poesia e mistero. Le sue opere sono un invito a immergersi nelle profondità dell'immaginazione, a lasciarsi trasportare dalle emozioni, a esplorare i confini dell'esistenza umana attraverso il linguaggio universale del movimento e della bellezza.

© Casper Faasen


NCONTEMPORARY ci propone l'artista Cristian Chironi che ci invita a esplorare il suo universo creativo attraverso l’opera dal titolo "My house is a Le Corbusier". Qui, scopriamo un’originale installazione fatta da piccole scatolette colorate contenenti pagine sapientemente piegate in sinuose onde che accompagnano le immagini architettoniche raffigurate su quei fogli stampati. Ogni scatola diventa un’immagine architettonico da scoprire, una finestra aperta su linee, proporzioni e volumi. L'artista ci invita a immergerci in questa esperienza sensoriale, spingendoci ad avvicinarci con curiosità e attenzione, come cercatori di tesori intenti a scrutare ogni dettaglio. Le scatole si trasformano così in scrigni colorati, ciascuno con la propria immagine da raccontare e il proprio segreto da svelare. Con pazienza e dedizione, possiamo percepire la profonda connessione tra l'artista e il suo lavoro, scoprendo nuove prospettive e stimolando la nostra immaginazione.

© Cristian Chironi


Come non meravigliarsi di fronte agli occhi profondi dei ritratti di Nicol Vizioli, esposti come vecchi manifesti incollati al muro. Questo lavoro intensa e poetica riprende l'antica tecnica del collodio umido, trasportandoci in un viaggio temporale tra il 1840 e il 2024. È un'esplosione di sguardi penetranti, intrappolati nei neri profondi e decorati dalle ombre casuali create dal liquido sul vetro di questi suggestivi ritratti, un richiamo al mistero e alla complessità dell'anima umana. L’artista è presente in fiera grazie alla galleria Mimmo Scognamiglio.

© Nicol Vizioli


Le "Blues Vignettes" di Robin Rhodes, presentate dalla galleria Tucci Russo, ci catturano per la loro freschezza, e per l'incantevole leggerezza che trasmettono. Immagini di una giovane coppia di danzatori, agili e delicati che si stagliano con grazia su un muro bianco, trasformato dall'artista nel palcoscenico del suo eden immaginario, dipinto con tonalità di blu profondo. In questa rappresentazione visiva, rami intrecciati e onde sinuose emergono come simboli di una vita vibrante e di una lotta interiore, un'interpretazione suggestiva ispirata alla figura di May Ayim, poetessa e attivista afro-tedesca. La scelta del blu, carico di significati simbolici, dona profondità e intensità alla narrazione, invitandoci a riflettere sulle sfide e sulle passioni che avvolgono il nostro vissuto quotidiano. Attraverso le immagini di Rhodes, ci immergiamo in un universo di emozioni e simboli, dove il movimento della danza si fonde con la grafica essenziale del dipinto, creando un'esperienza artistica coinvolgente e multi-sensoriale che rimane impressa nella nostra memoria.

© Robin Rhodes


E’ un palcoscenico fantastico quello rappresentato da Patrick Willocq: una verde e rigogliosa foresta africana “dipinta” da un rosso intenso di tessuti e veli a disegnare stade e nuvole eteree direttamente nella profondità della natura. Il contrasto fortissimo tra la natura e l’intervento dell’artista crea un mondo onirico di forte impatto in queste grandi immagini, quì proposte dalla galleria VISIONQUEST. Willocq costruisce i suoi set in ​​mezzo alla giungla o nei campi, utilizzando materiali locali e senza ricorrere a postproduzioni o collage e sceglie di coinvolgere direttamente le comunità che incontra, creando insieme ad esse una rappresentazione visiva delle storie che racconta attraverso le sue immagini.

© Patrick Willocq


Le parole, si fondono in armonia alle immagini nelle delicate opere di Pierluigi Fresia, presentate in fiera da VISIONQUEST. Immagini che catturano lo sguardo, invitano alla riflessione, al pensiero lento. Ci si sofferma sui dettagli, cercando di cogliere il significato nascosto dietro alle parole e alle immagini, ma forse la soluzione è già negli occhi di chi osserva, nasce spontanea nella mente di chi si pone puro, di fronte alle parole libere ma cariche di poesia e di significati fuse in un solo corpo con le immagini in bianco e nero.

© Pierluigi Fresia